Per la sua straordinaria
posizione geografica è stata testimone di grandi eventi storici
e di grandi leggende. Base strategica di incontestato valore per i
popoli che si contendevano il predominio del mare. I
Fenici si insediarono qui quasi subito nel lato nord-orientale dell'isola
(Cala S. Nicola).
Del villaggio restano tracce di un cospiquo insediamento con grotte
di abitazione, grotte di uso sacro e tombe. Nel 241 a.C. a largo di
Favignana avenne la battaglia decisiva della prima guerra punica e
la leggenda racconta che Cala Rossa prese
il nome dal sangue versato dai Cartaginesi sconfitti dai Romani.
Nei secoli succesivi Favignana fu presidiata dai Saraceni che vi costruirono
numerosi torri di avvistamento come quella sul monte S. Caterina (montagna
Grossa) e quella sul porto (oramai distrutta).
Nel XI secolo Ruggiero II trasformò le torri saracene in fortilizi
e costrui la fortezza di S. Giacomo. Durante il regno di Aragona nel
1341 vennero impiantate a Favignana due tonnare: S. Leonardo nella
zona dell'attuale tonnara e S. Nicolò.
Nel 1637 la Corona spagnola fu costretta a cedere le isole Egadi ad
un nobile genovese come corrispettivo di un notevole prestito alle
finanze locali, il marchese Camillo Pallavicini. E proprio dai suoi
discendenti che Ignazio Florio acquistò le isole Egadi per
farle entrare nella legenda della florida "Età dei Florio". |