Il tufo e le cave
Ciò
che certamente accoglie il visitatore di Favignana è l'atmosfera di un
chiarore spesso abbacinante della quale l'isola è circonfusa. La natura
calcarea dell'isola è la causa fisica del suo chiarore, ma esso ha un indubbio
riflesso sulla vita che si svolge nell'isola e sul carattere della gente del luogo.
Il tufo, o più corretamente la calcarenite quaternaria con le su cave (pirrere)
è l'emblema dell'Isola e fino a non molto e una fondamentale
risorsa economica.
Centinaia di uomini si dedicavano all'escavazione
del tufo e al trasporto marittimo. Naturalmente si usò il tufo locale per
le abitazioni, queste di stile arabo, squadrate con terrazze sovrastanti per la
raccolta dell'acqua unite l'una all'altra, proprio per la natura del materiale
usato assorbono tutti i colori del giorno dal rosa dell'alba ai violetti del tramonto.
Non si può parlare di tufo senza ricordare Rosario Santamaria (Zu' Sarinu),
artista e ambientalista "ante litteram". "Pirriaturi" (lavoratore di tufo) fin
da ragazzo scoprì che il tufo poteva essere scolpito realizzando figure
immaginarie, ormai presenti in tutte le case dell'Isola